venerdì 30 aprile 2010

India eccomi, sono ancora qua. Live from Madras.

Io e il Moschettiere siamo venuti a trovare un accordo con gli indiani. Io li adoro ma lavorarci insieme è uno incontro-scontro di culture.
Siamo partiti ieri pomeriggio e ripartiamo domani notte. Uno sbattimento mica da ridere. Ma non importa. Perchè per due giorni assaporerò il gusto della mia India.
Mentre scrivo è tutto un suonare di clacson. Mi ero scordata di questo particolare.
Tra poco andremo in azienda. E lì, lo so, non saprò essere agguerrita come mi vuole il Moschettiere - primo perchè ho un jet-lag da paura e secondo perchè io mi sciolgo quando vedo il tempietto all' interno degli uffici, gli uomini con la fronte dipinta per la preghiera, le donne che lavorano in sari.
Se ci confermano un incontro, domani prenderemo un altro aereo e dormiremo in un fantastico aeroporto di non so quale città indiana, perchè non facciamo nemmeno in tempo a tornare in hotel. Vabbè. Nuovi incontri, nuovi stimoli, nuove città.
Mi manca Francesco. Vorrei che fosse qui. A rimanere affascinato da questa magica India.

venerdì 23 aprile 2010

dorate coincidenze

La vita di campagna fa proprio per me. Ma devo ammettere che il richiamo di quello che ero prima al cento per cento - della citta', dei locali, del casino, della moda - a volte si fa sentire. Sceglie modi tutti suoi.

Ci sono momenti in cui vorrei catapultarmi nel centro di Milano e comprare comprare comprare. Questo e' strano, calcolando che tutto cio' che va di moda a me di solito non piace. E che faccio shopping compulsivo solo nei mercatini vintage.

Ci sono altri momenti in cui la moda - e tutto quello che ci gira intorno - bussa piano alla mia porta, trovandola per caso. E poi, giorno dopo giorno, contatto dopo contatto, prende spazio sul divano della veranda e si accomoda educatamente bevendo il rhum del Moschettiere.

...

Qualche settimana fa Tosca & Nella ( come poteva chiamare il Moschettiere due sorelle maremmane, se non in questo modo? ) decidono di scappare per la novantesima volta. Disperato, il Moschettiere vaga tra le colline senza avvistare nulla. Finche' non riceve la telefonata di un signore che dice di averle trovate e ospitate nel suo giardino.

Tralasciando le avventure che sono seguite, il tal signore e la sua famiglia si sono rivelati dei personaggi alquanto interessanti.

Non solo cantano gli Abba - e questo gia' fa acquistare 1000 punti - ma sono anche belli, simpatici, piacevoli e, soprattutto, responsabili di un meraviglioso progetto chiamato HORO.

Qui trovate solo parte di quello che e' sortito dalla mente diabolica di un ragazzo che ha pensato di stampare oro zecchino e altri metalli preziosi su tessuto. Un ragazzo a cui la Wintour regalerebbe 100 redazionali in un solo numero di Vogue, se vedesse quel suo sorriso tipo Tom Cruise in Cocktail. Per ora lui si "accontenta" di sbaragliare la stampa italiana. E di bussare. In alto.

Io non vedo l' ora di indossare una t-shirt in cotone ( rigorosamente bio ) screziata d' oro. In pieno giorno, con i jeans strappati e i piedi nudi. Non nel parco ... nel bosco. Da queste parti - lo sapete - si usa cosi'.

p.s. E non e' una marchetta, questa. E' solo una dorata coincidenza, visto che i nostri cuccioli si chiamano proprio Oro e Argento. Ottone si e' trasferito da amici. E Blu? Beh, Blu in realta' non e' un cane. E' una foca.

martedì 20 aprile 2010

una domenica al castello. al castello dei fiori.

Domenica mattina. Il Moschettiere e' vestito di tutto punto per andare a fare enduro nei boschi. Francesco trema felice al pensiero che tra poco lo vedra' partire insieme ad un altro motociclista. Questa cosa della partenza lo eccita. Vabbe'.

All' improvviso, il Moschettiere rientra in casa. Beh? Niente, non aveva piu' voglia di andare. E dopo aver consolato Francesco per un' ora, disperato perche' non poteva vedere il Moschettiere andare in moto, siamo partiti - improvvisando - alla volta del Castello di Pralormo , che ospita in questi giorni l' evento Messer Tulipano.

In tal castello vive una certa Signora Consolata, che penso abbia il pollice verde fosforescente da quanto le riesce bene far crescere i fiori. Da quando e' andata in Olanda nel 1999, ha deciso di dedicare ogni primavera un evento straordinario ai tulipani e ad altri bulbi. Migliaia ne vengono importati ogni anno. E disposti in modo splendido.

I giardini del castello pullulano di tulipani, narcisi, muscari, giacinti. E il sottobosco di peonie e altre diavolerie. La serra. Ah, la serra. Mi veniva da piangere da quanto era bella e da quanto ne vorrei una uguale.

Si', si', lo so ... in quanto a fiori, continuo ad essere poco normale. Pero' non sono io che esagero; l' evento merita veramente. Avete tempo fino al 2 Maggio.

Affrettatevi, e' tempo di tulipani.

mercoledì 14 aprile 2010

tempo

Non ho tempo. Faccio piu' cose di notte che di giorno. E che cose. Tipo ieri notte ho cambiato le lenzuola del letto di Francesco. Erano piene di vomito. Mi sono alzata all' una e mezza svegliata da un urlo guerriero, lavato e asciugato i capelli a Francesco, cambiato le lenzuola e il pigiama, sciacquato le cose sporche in attesa della lavatrice del mattino, ma ... ecco, io ho pensato - ed e' questa la cosa che mi preoccupa - che nonostante tutto avevo fatto delle cose che mi avrebbero portato via del tempo il giorno dopo.

Acquisto semi ( lo so, lo so, e' una malattia. Ma quando arriva la primavera, io non riesco a resistere ) e poi mi sento frustrata perche' non riesco a piantarli tutti quando vorrei. Acquisto piantine e mi dispiace non poterle bagnare quando si dovrebbe.

Io e Francesco ci siamo scambiati dei regali: lui mi ha comprato dei bulbi non identificati, domenica sui navigli con il suo papa'. E io gli ho preso un nuovo set da giardinaggio, mentre lui tremava dall' emozione. Ma abbiamo cosi' poco tempo che solo ieri ho potuto mettere i bulbi in due vasi scroccati e gia' hanno fuori le loro foglie grasse.

Per chi non avesse letto: siamo una strana famiglia fiorita.

Mentre scrivo, pero', realizzo che in realta' un po' di tempo l' ho avuto in questi giorni.Ho avuto tempo per aiutare il Moschettiere a sollecitare i suoi fornitori indiani ( che io li amo, gli indiani, ma lavorare con loro e' veramente stressante ). Per comprare a Francesco il nuovo set di giardinaggio con tanto di rastrello e cesoia. Per vederlo uscire con il boccone di bistecca in bocca perche' non avrebbe mai potuto perdersi il camion che scaricava dal ribaltabile la sabbia per l' orto proprio nel nostro cortile. Per comprare una nuova peonia, una sfida irresistibile. Per incontrare ancora le mamme blogger. Per seminare lavanda e pisello odoroso con Francy che faceva i buchini nella terra con il legnetto. Per seminare anche la "bella di notte", con i cani che volevano sdraiarsi sopra i semi.

Per fermarmi un attimo, questa mattina, e pensare che vivo in un posto meraviglioso. Per cantare con il Moschettiere in macchina questa canzone. Insieme a Francesco, che era preso bene dal ritmo. Ci dispiace proprio per chi non sa cosa sia l' amore.

sabato 10 aprile 2010

di grandi donne ( e mamme ) e di grandi uomini ( ispirati. si', si'! )

Francesco e' da suo padre per il week-end. Io son qui che scrivo dalla veranda con i ciliegi in fiore davanti. Come al solito ho le mani sporche di terra. Le guance rosse per il sole. La caviglia viola perche' quel cavolo di giorno me la sono rotta.
Il Moschettiere e' andato a portare le camicie in lavanderia. Io gliele avrei anche stirate, eh? ( ?!? ) Ma visto e considerato che ha trascorso la notte sul divano perche' ha capito bene che lo avrei sbattuto fuori dal letto a calci ( ma che iena sono? ), ha anche ritenuto di fare cosa giusta portando le camicie ( 15 ... ) a farsi stirare da un' altra donna. O da un' altra macchina. Poco importa.
Che poi mi viene anche il dubbio ... perche' e' vero che la ragazza che ci aiutava ha preso altre strade e che quindi per il momento siamo sprovvisti di aiuto, ma lui le camicie le portava anche prima in lavanderia. Chissa' se ha una tresca con la lavandaia.
Vabbe'. Almeno mi ha aiutato a mettere i semini di pomodoro nei vasetti in preparazione dell' orto. Mi ha portato a comprare i guanti per il giardinaggio. E il terriccio per le acidofile. E poi mi ha spostato la mia adorata pianta morta di peonia. Che quella porta sfiga della signora del vivaio me l' ha tirata anche stavolta. E per scaramanzia non dico piu' niente, visto che una piccola speranza di risurrezione l' ho intravista.
Vabbe'. E due. Ci sono un po' di novita'.
Saranno stati i commenti di Verdesalvia , sara' stato che mia madre doveva fare la comica nella vita ( inconsapovolmente ) e io ho solo citato alcune delle sue migliori uscite, ma sono diventata partner ufficiale di "Mamma che ridere!". Wow.
E ieri, insieme ad alcune delle 15 mamme blogger partecipanti - e anche un po' vip - ci siamo trovate per farci due risate con l' attrice scelta per lo spettacolo ( una mamma moderna, spigliata e direi tenera nel chiederci consigli su spannolinamento e svezzamento ) e a buttar giu' un testo teatrale che piu' preso dalla realta' di cosi' si muore.
Ieri ho scoperto che mi ha fatto proprio bene quest' uscita. Che me la cavo ancora bene per le strade della mia vecchia citta'. E che le mamme blogger ... beh, alla fine sono delle gran fighe.
E io, si'. Io mi sento onorata di farne parte. Saro' anche senza arte ne' parte - come una volta mi e' stato detto - ma ... se prima avevo solo la parte ( della mamma blogger - forse - ) ora c' ho anche l' arte. E me la metto da parte. Eccome.
Da questo blog nato come automedicazione stanno nascendo tante cose.
Vado ad aggiornare il mio blog-roll, va'. Che poi mi aspettano i carciofi cucinati dal Moschettiere, che e' molto ispirato. Si', si'.

mercoledì 7 aprile 2010

dieci cose. dieci, non una.

Giulia mi ha premiato con un po' di felicita'.
E mi ha dato il compito di elencare dieci cose che mi rendono felici in questo momento. Per me e' un duro esercizio, ma lo faccio volentieri.
Voglio vedere fino a che punto puo' arrivare il mio stoico pessimismo.

1) Francesco mi bacia di brutto e sta imparando dalla sottoscritta a baciare come nei film, con le mani tra i capelli e la testa di traverso ( si', e allora? );

2) Il Moschettiere mi dimostra ogni giorno di piu' quanto mi ama e quanto tenga al fatto che mio figlio cresca sereno. E tutto questo e' fondamentale, visto che lo considero l' altra meta' della mia mela. E che mai nella vita avrei pensato di avere finalmente accanto un uomo maturo, intelligente, colto ... che va nel bosco a buttar giu' alberi e spaccar legna e rientrando ha gli occhi umidi di lacrime perche' si e' commosso davanti ad un tramonto;
3) Partecipo a " Mamma che ridere!";
4) Sono nati i muscari e i primi germogli dei nostri piccoli alberelli da frutto, ultimi arrivati;

5) Io e Francesco abbiamo trovato un bruco ( che sarebbe diventato una splendida farfalla se lui non l' avesse schiacciata con il suo sederone );

6) Oggi sono stata in libreria e, anche se di corsa come sempre, mi sono immersa come non facevo da tempo nel profumo dei libri. E ho speso un sacco di soldi. Bene;
7) Ho steso le lenzuola sui fili ( Dio, quanto mi piace! );

8) Ho scoperto che esistono viole bianche nei boschi;
9) Stamattina, in due ore, ho fatto tre commissioni che pensavo di fare in cinque giorni;
10) A Pasqua abbiamo passeggiato nei boschi con i nostri bambini e poi li abbiamo visti partire all' avventura accompagnati solo da due amici cani, qualche bastoncino rubato e dei sassolini tirati fischiettando.



Anche Snezana mi ha donato un premio, fatto di sole. E io lo giro a te, Giulia. A te e a tutta la tua tribu', ovviamente.




E questo premio ricevuto da Giulia ... beh, lo giro a Snezana. Ma si'. E' una bella idea questo scambio.

E aggiungo Verdesalvia ... voglio vedere quanti buoni motivi per essere felice ti ha dato la campagna in questi giorni.

venerdì 2 aprile 2010

almeno cosi' ho visto l' arcobaleno

Un' altra giornata si affaccia sulla campagna. Speriamo sia meglio di quella di ieri.
Ho sperato fino alla fine che tutto quello che mi era successo fosse un pesce d' aprile. Invece no.
E' arrivata anche la tempesta e sono dovuta correre a ritirare le lenzuola stese sui fili.
Ma almeno cosi' ho visto l' arcobaleno. Perduta tra le lenzuola che ondeggiavano nel vento fortissimo.
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Altre preoccupazioni. Ma so che oggi i miei fiori mi aiuteranno. Io e Francesco abbiamo nuovi semi da mettere nella terra. E nelle uova ( i dettagli ad esperimento terminato ).
E, come se non bastasse, ci e' venuta la mania di moltiplicare le rose per talea . Stiamo riempiendo i muri di casa. E loro, regine voraci, crescono a vista d' occhio e vanno spedite alla conquista degli angoli.
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E poi c' e' uno specchio da dorare e far rivivere. Era stato abbandonato in un mercatino di cose usate. Ma per fortuna l' abbiamo trovato.
Ci sono le coperte da riordinare. Qui in campagna i letti hanno ancora sopra le trapunte o i piumoni. Ma devo far posto negli armadi a fiori per quando questo freddo bastardo se ne sara' andato.
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Ieri sera, finita la tempesta, mi sono seduta a guardare i miei rami di albicocco, melo e pruno rilassarsi nell' acqua del vaso che ho messo in cucina.
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L' altro giorno e' venuto un signore a potare tutti gli alberi da frutto. E io gli ho rubato un po' di rami. E un po' di segreti.
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Oggi, se ci va, mettiamo ancora un po' di rami in giro per la casa. Uno all' ingresso c' e' gia'. Appoggiato alla vecchia bici.


La perfezione e la bellezza della natura - e dei fiori - mi fanno impazzire.



Un piccolo suggerimento: sarebbe sempre meglio non recidere fiori e rami, ma nel caso in cui riceveste un romantico mazzo di fiori o decideste di conservare i rami potati come ho fatto io, vi consiglio di preparare una piccola pozione magica per consentire loro di resistere per almeno un paio di settimane:
2 cucchiaini di aceto
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di candeggina
1 litro d' acqua
aggiungete la pozione all' acqua dei vostri vasi e aiuterete i vostri fiori recisi a vivere un po' di piu'.