venerdì 30 dicembre 2011

Di quando

Non c' entra niente, in questa giornata di sole dicembrina, ma sto pensando che somiglio sempre di più a mia madre. O meglio, ho preso i suoi lati negativi. Perchè la sua forza - che secondo me è il suo più grande pregio, se così si può definire - io non l' ho ereditata.
Mio figlio, a sua volta, ha preso da me. Non solo abbiamo i piedi uguali, ma borbottiamo allo stesso modo. E basta pochissimo per metterci in crisi: lui, anche se sa fare qualche addizione multipla, va in panico per un 10 + 10. Io...io, lasciamo perdere.
Non smettiamo mai di parlare e il Moschettiere, affezionato ascoltatore di Radio 24, ha ormai ceduto a "Radio Paola e Francesco", che non si spegne mai.

Mi manca mio padre. Vorrei averlo qui e raccontargli di quando, quest' estate, sono arrivata in Turchia in moto, con il mio Moschettiere (e di quando la mamma mi ha detto che anche lei faceva lunghi viaggi in moto con lui, persino fino al lago di Como! Che tenerezza).
Di quando mi hanno dato una bella notizia, che non mi riguarda direttamente ma che sconvolgerà anche la mia vita. Di quando ho capito che mi sono piombate addosso nuove responsabilità. 
Di quando guardo queste colline magnifiche e penso che il posto in cui vivo è quello in cui ho sempre desiderato vivere. Non è il mare, che in inverno è triste. 
E' questo terreno che va su e giù e fiorisce che mi piace. Perchè va su e giù e fiorisce come me, come mio figlio, come il Moschettiere.

Ho voglia di seminare i pomodori da piantare nell' orto in primavera. E mi vengono in mente certe parole. Ho scelto il fiore che voglio essere. L' ho scelto da tanto tempo.
Io lo so che nei miei fiori ho trovato, trovo e troverò la forza che non ho avuto in dote.

mercoledì 21 dicembre 2011

Heroica

C' era una volta una bambina che sognava, nella vita, di arredare case. Ai fiori non pensava ancora, quella mania è scoppiata solo in adolescenza quando un bel giorno ha letto, ritagliato e appeso al muro della sua camera un trafiletto che parlava del significato dei fiori.
Questa bambina trascorreva i pomeriggi a costruire minuscole casette e piccoli mobili per le sue bambole e per farlo usava i mitici mattoncini Lego.
La bambina ha fatto tanta strada nel frattempo e di questa mania si è un po' dimenticata, dopo aver sfogliato centinaia di riviste d' arredamento e costruito plastici con il pongo (eh, gia') nel periodo in cui doveva decidere come sistemare la sua prima vera casa.
Da cinque anni questa bambina ormai cresciuta è mamma. Di un maschio che ama anche le bambole, ma non tanto da lasciare loro il posto dei suoi amati mostri e cavalieri.

Insieme costruiscono ancora case con i mattoncini dei lego, ma servono da rifugio ai mostruosi personaggi che tanto piacciono al piccolo.
Quando, qualche settimana fa, il postino ha consegnato un pacco nientepopodimeno che dalla Lego, non potevano che essere felici.
Il pacco contiene i giochi della serie Heroica, giochi di societa' dove le caselle, anziche' essere disegnate su un cartellone, si montano con i famosi mattoncini e mattonelle Lego.

Le pedine si incastrano, i cavalieri , i tesori, i mostri, le torri si costruiscono e si montano fino a formare un grande piano di battaglia.

Davvero intelligente, ecco come definirei questo gioco.
Lo consiglio vivamente e non solo perche' ho ricevuto un regalo. Credo che Lego non abbia bisogno di pubblicita'.
Se pero' siete a corto di idee per i regali, ecco...questa è davvero - ma davvero - buona ;)

venerdì 16 dicembre 2011

Un sorteggio per una clutch bag

Senza star lí tanto a girarci intorno, ecco i risultati del sorteggio:


There were 76 items in your list. Here they are in random order:

Florinda
Valuzza 89
Silvia
Patrizia
Casalinga Patrizia
Marta
Shining little star
Cristina
Rose
Jessica
Miparevastrano
Wolkerina
Rosmyra
Claudia
Sabrina
Cla
Chiara
Acasadiclara
Roberta
Chiara (belqis)
Raffaella
Diletta
Emporio 74
Laura Valzy
Zia Atena
Mammachetesta
Micia
Piukina
Annek
Mini nuni
Lebi
Giada Celeste
Trittoli
Jackie
Sherry 86
Silvia gc
Natascia
Caty
Erounabravamamma
Erika
Mamma mila
Fraintesa
Eleonora.marchetti
Italia.Falzarano
Cute girl
Bismama
Valeria
Carmen
Samantha.tedesco
Genny
The pellons
Polly
Franci e Vale
Rosaspina
Kaisea
Francesca (ore 5,41)
Blondieee
Adry
Lucie Q Ewen
Carmen Rossi
Snezana
Sonia
Cowdog
Francesca (ore 4,24)
Gloria
Silvietta
Alessia
Chabba
Valentina Liebe
Fashion
Pamela
Ladyturtle
Roby
Mammadifilippo
Antonella Togato
Puffosaltatore
Timestamp: 2011-12-15 19:21:43 UTC (in Italia ore 20:21:43)

Complimenti Florinda! (sarà stato il tuo bellissimo nome *fiorito* a portarti fortuna??? :D). Devi specificarmi, per favore, quale è la clutch bag che ti piace (con il bottone gioiello ce n' è più di una), quella fucsia forse? Ti scrivo via email, in modo che tu possa rispondermi con l' indirizzo di spedizione.

E le altre? Deluse? Ma no, dai, le borse vi aspettano sempre lí, sul mio etsy shop . Siete ancora in tempo per Natale - e poi, ricevere una clutch bag fa sempre piacere (vero???), anche se non è più Natale. 
Se avevate preso di mira un modello e non lo trovate più, segnalatemelo: è semplicemente stato venduto e devo ricaricarlo come articolo disponibile.
Vi ringrazio infinitamente per aver partecipato e vi aspetto presto, sia qui che su etsy. 
Le idee sono molte, il tempo no. Ma riusciremo a far tutto, tranquille. Spero comunque che questo mini-concorso vi abbia fatto venire voglia di portare qualcosa di femminile, vi abbia tolto la *paura* del pizzo e vi abbia fatto scoprire che l' uncinetto può creare qualcosa di prezioso.

lunedì 12 dicembre 2011

Tornano le Stylish Classes. Con un regalo per voi {clutch bag giveaway}

Lo so, in tante mi avete chiesto di riprendere le stylish classes e, credetemi, non vi ho ignorate. Il fatto è che non riesco a star dietro a tutto. In ogni caso, visto che ho compiuto gli anni e che, come dice sempre mia madre, sono un tipo strano, ho deciso di fare io un regalo a voi.
Sta di fatto che la mia passione per l' uncinetto è sfociata in una produzione di clutch bags (sapete che ne sono una sostenitrice) dallo stile - diciamo - shabby chic, grazie ai materiali mischiati: bottoni gioiello associati alla lana infeltrita o cotone associato al pizzo vintage.
E io ho pensato di regalarvene una. Cosa dovete fare? Semplice! Visitate il mio Etsy shop e lasciate un commento qui scrivendo quale clutch bag vorreste vincere. Se potete diffondere su fb, twitter e chissà quale altro social network, vi ringrazio.
L' estrazione della vincitrice (o del vincitore, perché no) avverrà alle ore 20 del giorno 15 Dicembre p.v.
Non avete molto tempo, ma è l' unico modo per far avere il regalo al vincitore entro Natale. Al pacchetto verranno allegati dei piccoli consigli su come abbinare la borsa scelta.

Mi farebbe piacere se pensaste ad una delle mie clutch bags come regalo di Natale per le vostre amiche. Al momento sono presenti nel negozio solo alcuni colori, un pezzo per, ma se desiderate ordinarne altre, scrivetemi un messaggio su etsy o al mio indirizzo di posta e io vi risponderò con i tempi di consegna. E comunque, sapete che per me è già un piacere sapere che guardandole vi venga una terribile voglia di abbandonare i vostri borsoni per una piccola pochette dove rinchiudere tutto il necessario e con la quale sfoggiare un look insolito.

E le stylish classes?
Eccole: qualche pillola per abbinare meglio le vostre - presenti e future - clutch bags. Si parte da nero e color cognac. In realtà, abbinare una pochette non è molto diverso dall' abbinare una borsa più grande nello stesso materiale. Diciamo che questi due look hanno più che altro lo scopo di invogliarvi ad usare le pochettes (affiancate, se necessario da borsoni porta-pannolini/ciucci/ecc da nascondere sotto il passeggino). E, se vi fa paura arrivare in ufficio con 25 x 10 (+/-) cm di borsa, beh, fatevi passare questo timore e pensate che vi farebbe tanto bene, almeno per un giorno, portare con voi solo il necessario. E che potrete camminare a testa alta, tenendo sotto il braccio un bel libro e una piccola, delicata, clutch bag del colore che vi piace.

Un esempio con il nero (davvero portabile tutti i giorni, con un paio di jeans o, in alternativa un paio di pantaloni grigi in tweed, scarpe stringate un po' maschili e un bel cappotto oversize, per smorzare la sobrietà della pochette):

Black clutch bag


Con il color cognac, per l' inverno: da abbinare ai verdi (meglio se freddi), ai toni arancio o carne, ai marroni. Il cognac si abbina facilmente a qualsiasi colore ma in questo caso ho voluto puntare su queste varianti. Questo look va benissimo per una cena tra amici, una di quelle cene che sono poi seguite da una passeggiata per le vie del centro, con il fiato che si vede per il freddo e un grande cappotto che nasconde un piccolo delizioso abitino. E una clutch bag.
Cognac clutch bag




In bocca al lupo, eh? :)

martedì 6 dicembre 2011

Racconti al ritorno da un colorato, animato, profumato bazar (anzi, souk)

Oggetti. Ovunque. Colori. Suoni. Non solo dai minareti. Bambini legati sulle schiene delle loro mamme. Non piangono mai, ha detto il Moschettiere. Ma ti bucano il petto. Frutta, tanta. Sono tornata triste, dal Marocco. Non so che dire. Lasciandolo, mi rimbombavano in testa tutti gli arnesi, le stoffe, le pelli, i piatti, i serpenti, i polli, le scimmie, la cannella, i carretti trainati dagli asini, i kaftani. Soprattutto gli occhi. Mi sento vuota, ma non credo sia dovuto solo al Marocco. Sono tornata pronta per quello che tutti aspettavano con ansia. E mi sono stancata subito della gente che fa dietrologia. Che sa cosa si cela dietro due lacrime composte e, a mio parere, dignitose. Intanto, Francesco ha una lampada di Aladino. E qualche volta ci sbircio dentro, pensando di ributtarmi nella mischia.












mercoledì 30 novembre 2011

La valigia di una non fashion victim in partenza per il Marocco

Un' esplosione di blu. Ho pensato al Marocco, tutti i colori che mi riempiranno la testa, alle spezie, ai palazzi, alle stoffe. E mi sono detta: calma (ero proprio io?).

Poi ho preso dall' armadio un paio di cardigan (lana e cotone), quattro pantaloni di vari pesi, due camicie, due t-shirt BLU. Le decolleté e i sandali color cuoio e un paio di espadrillas (queste ) per girare di giorno.

Le borse? La mia mega clutch nuova sempre color cuoio e una di quelle che faccio io all' uncinetto. Quella sì che si mischierà nel casino delle tinte marocchine.

Ma io no, io ho deciso di osservarla con la discrezione del blu, quella folla di colori.

giovedì 24 novembre 2011

Arancio

Sono pure io che me le cerco, che non sto mai ferma. Mi invento che devo imparare il turco, piuttosto che rivestire la casa di lana lavorata all' uncinetto per Natale e confezionare pure i regali a mano. E un tappeto. E una coperta. Sí, ecco, sono decisamente io che me le cerco. Però io pigra non sono mai stata. Piuttosto, uno dei miei più grandi difetti è proprio quello di buttarmi a capofitto in mille progetti, per poi lasciare qualcosa strada facendo, un po' per stanchezza, un po' per il continuo bisogno di progettare altre cose. Nuove.
Ma all' inizio non riesco a frenarmi. Come quando mi piace una canzone. La metto in loop e Oh! Cascasse il mondo io non la tolgo. Poi però mi va sulle palle e non la ascolto più per mesi, anche anni.
Eh, son fatta cosí, tanto attiva e creativa ma poco costante.

Ieri, per esempio, ho guardato il mio albero di cachi e mi è venuta una voglia pazzesca di arancio. Come si fa a non avere questa voglia, guardandolo? Mi chiedo.
Credo proprio che aggiungerò alla mia coperta ad uncinetto un tocco di arancio. Perfetto con le mattonelle marroni che ho fatto (gergo da uncinetto).
E aggiungerò una clutch bag arancio a quelle del mio etsy shop. E poi lo pubblicizzerò. Sí, certo, non come le altre cose, che faccio solo per il gusto di fare e poi mi vergogno a dire in giro che le faccio.



A proposito di clutch bags. Me ne hanno regalata una. Grande, come non se ne trovano in giro. E mi fa impazzire.

lunedì 14 novembre 2011

suede ankle booties

Sono perfetti per l' autunno.
In suede, che fa tanto *stagione fredda* (perché con i colori quasi primaverili di marzo, già stonerebbero, anche se ancora non fa caldo).
Stringati, con un' aria quasi *innocente*, come gli stivaletti che avevano le bambole. Ma con tacco 10 - e plateau - per non sembrare, poi, cosí tanto innocenti.
E la gomma, per sfidare il fango dopo la pioggia autunnale.
Perché bisogna correre, correre, correre e non fermarsi mai.
E per star dietro ai cambiamenti, alle nuove ere, bisogna pur avere le scarpe giuste. Almeno, io voglio averle.

lunedì 7 novembre 2011

In paese/2

La settimana scorsa, di sabato mattina, sono andata a fare un paio di commissioni tra le viette di un paese vicino al mio. E chi ti incontro? Forse l' unica persona che si ha voglia di incontrare in un sabato mattina qualunque tra le vie del paese più pettegolo della zona: un ragazzo che abita sulla collina di fronte a casa mia, un giornalista free-lance, che scrive libri e, soprattutto, che ne ha sempre una da raccontare e lo fa con un certo piglio. Manco a dirlo, mi sono fermata almeno un' oretta a sentire *le ultime dal paese* fumandomi un paio di sigarette e sbellicandomi dalle risate come se fossi al cabaret.
Per farla breve: non so se ricordate le vicessitudini delle pie donne del paese in cui vivo (circa 400 abitanti, divisi per un numero di colline che io ancora non ho capito), alle prese con il nuovo parroco (di colore!). Ebbene, sembra che le avventure continuino.
Il fatto è che le pie donne (come le chiama il mio amico) non hanno accettato calorosamente il povero sacerdote, costretto a farsi strada in un percorso fatto di abitudini vecchie di cent' anni e l' atto di posticipare l' orario della sacra messa della domenica non gli ha di certo spianato il cammino.
Il parroco, comunque, continua tutt' oggi imperterrito per la sua strada, non curandosi delle nostre pie donne - fino al suo arrivo regine indiscusse della collina. Tant' è che gli capita pure di  *azzardare* decisioni e manovre senza prima consultare il di loro parere. Come nel caso delle campane.
Pare che la scorsa estate, in pieno agosto, la ristrutturazione della casa adiacente alla chiesa del paese sia terminata e i proprietari (Milanesi. Anzi: milanesi!!!) l' abbiano occupata, immagino estasiati al pensiero di poter finalmente dormire cullati dal silenzio della campagna.
Beh, pare anche che, dopo la prima notte, stremati dal suono delle campane  - altro che estasiati dal suono della campagna, questi abbiano chiesto che venisse interrotto il meccanismo del campanile durante le ore notturne. Sempre pare che, per effettuare subito questa operazione, un tecnico sia stato prontamente chiamato dal parroco (quello amatissimo di colore, per non sbagliarci) e che, nello scorgere sconosciuti ronzare intorno alla chiesa, le pie donne ne siano venute a conoscenza e non abbiano mancato di protestare animatamente. Le abitanti del borgo hanno mostrato il loro disappunto parlando ovviamente di tradizioni, di cultura e del campanile (e quindi anche del suono notturno delle campane) come fulcro del paese.
Ai tempi si era anche parlato di referendum. Io, sinceramente, non so cosa avrei votato. In effetti, l' ultimo arrivato (oltretutto milanese!:D) dovrebbe cercare di integrarsi nella vita del paese senza sconvolgere le già esistenti abitudini.
A suo discapito, però, posso dire che le benedette campane si sentivano rintoccare in modo forte e chiaro anche a casa nostra, che si trova su un' altra collina. Mi immagino quindi il suo fastidio.
Ma una cosa vien da chiedersi - e infatti le pie donne se la sono chiesta eccome - "Ma questo qui...non aveva visto la chiesa prima di comprare la casa???".
E su questo, le care carissime pie donne non hanno tutti i torti.

W quindi le pie donne e a presto, con nuove esilaranti avventure dal nostro piccolo (ma fruttuoso, eccome se fruttuoso!) paese di collina.
Qui il link dell' articolo scritto dalla mia inesauribile fonte di informazioni su *Il Monferrato*: http://www.ilmonferrato.it/viewers/show_archive/index.php?_EDITION=monf_2011_09_09_066_019.pdf

mercoledì 2 novembre 2011

One night in Istanbul

Quella notte - quella in cui le zucche si animano di spiriti e le streghe si sentono libere, in cui tutti colgono l' occasione per trasformarsi in quello che non sono - ecco, quella è una di quelle notti in cui io non festeggio.
Quella notte di 14 anni fa mi ero vestita a festa e mi sono anche messa i brillantini sulle palpebre. Tutti mi guardavano male perché i brillantini non si usavano.
Quella - questa notte l' ho trascorsa a Istanbul, quest' anno. E ci ho pensato meno.
Mi sono fumata una sigaretta mangiando gelato e frutta, con due uomini davanti che si gustavano un sigaro.
(Quando il Moschettiere si fuma il sigaro, a me fa impazzire).
E poi mi sono avvolta in una sciarpa di maglia e pizzo che, a dire il vero a me non piaceva molto. Ma il Moschettiere ha detto che mi stava bene, con i capelli sciolti.
{In ogni caso, ci ho pensato meno, papà, ma ci/ti ho pensato}

sabato 29 ottobre 2011

Colori per te {Foliage}

Oggi ho pensato all' ultima volta che sono stata a New York, con Francesco nella pancia. Ho camminato tanto in quei giorni, mi sentivo la città dentro, come se il mio ventre fosse una di quelle palle che giri e fai scendere la neve. Dentro di me c' erano lei, la città, e Francesco.
A lui potevo dare tutto in quei momenti. Tutti i colori, i profumi, le canzoni, le sensazioni. 
In questi giorni Francesco non c' è, è dal suo papà. E io oggi mi son sentita dentro un' esplosione di emozioni: la natura a volte mi travolge, ma in modo dolce. Mi fa sentire protetta e coccolata.
Allora mi sono messa gli stivali di gomma e sono andata a camminare nei boschi dietro casa.
Le tinte degli alberi mi hanno riempita.


E, anche se siamo lontani, oggi so che riempiranno anche te, Francesco.
Questi colori sono tutti TUOI:





giovedì 27 ottobre 2011

Trecce (di cotone e angora)

Mi sono venuti i capelli a onde. Del resto, credo sia normale, visto il giramento di scatole e il male di questi giorni a ginocchio, anca, schiena e...basta (è una lunga, lunghissima storia).
In ogni caso, a parte un paio di giorni di quasi clausura, trascorsi a suon di sonnellini intercalati da turpiloqui, io son sempre io. E, visto che questa mattina ho ricevuto dal corriere il contenuto della mia ultima seduta di shopping on-line, sono ancora più io.
Non mi resta che consigliarvi di fare lo stesso, scegliendo sul sito di Zara una delle morbide maglie in cotone e angora che ho acquistato per ben 12,99 euro*.
Semplici, in colori neutri, con toppe sui gomiti. Perfette. Da portare con pantaloni stretti e dritti e stivaletti scamosciati con plateau e tacco in gomma.
O, volendo - con consapevolezza - accentuare il distacco tra la maglia grossa e un po' sportiva con materiali leggeri, si indossano con pantaloni o ampie gonne a pieghe in crêpe di seta (blu, nel mio caso). Soprattutto se queste maglie hanno morbide e calde trecce.
Questa cosa fa cosi tanto autunno che sarebbe un peccato non farla.




* Per chi avesse dei dubbi: no, Zara non mi paga e non mi ha chiesto di fare pubblicità :)

giovedì 20 ottobre 2011

Autunno. Ghiande, semi, nastri.

Oggi il sole mi sta regalando colori bellissimi. E mio figlio, con questa luce, ha degli occhi stupendi. Qualche giorno fa abbiamo raccolto le eliche degli aceri e le ghiande delle querce del nostro giardino. Ecco cosa abbiamo prodotto: LA TAVOLA FATTA DI GHIANDE, SEMI E NASTRI. 

(nel video io indosso: camicia zara di jeans con rouches, cintura vintage elastica alta in vita, pantaloni in cotone blu elasticizzato, sneakers decathlon - le ricordate? - Francesco indossa: maglia zara kids in cotone blu, pantaloni kaki, scarpe adidas)

martedì 18 ottobre 2011

Con i primi freddi {mantelle/capes}

Con i primi freddi, arrivano anche più pensieri. Qui in campagna, si guarda la legna allineata nei mesi scorsi e si pensa che anche questo inverno sarà tutto un fare-disfare. In un attimo si brucia quello che si è messo via con tanta fatica. Come nella vita, del resto.
Con i primi freddi, è comunque meglio provare ad interrare i pensieri insieme ai bulbi. Di crocus, anemoni, muscari. E portare una bella mantella di panno.
Che scalda senza esagerare. Che è chic ma non impegna [cit].
Chiudere gli occhi al sole e andare via, a passeggiare, con un paio di tacchi, una clutch bag, un paio di jeans un po' stracciati e risvoltati e una mantella nera*.
*La mantella è consigliata in queste giornate di inizio autunno. Tiene caldo ma, se le temperature si alzano come in questi pomeriggi, si può togliere, piegare sul braccio e portare con eleganza.

giovedì 6 ottobre 2011

A clutch bag

Quando ero piccola, mi sedevo accanto a mia madre e la imitavo mentre lavorava all' uncinetto o a maglia. Lei componeva oggetti meravigliosi; io lunghe sciarpe. Perché sapevo fare solo un punto :)

In tutto questo tempo, ho perso la voglia di fare questo tipo di cose...finché mi è ritornata e ho deciso di usarla a mio favore confezionando una clutch bag per me.
È vero, queste temperature fuori dalla norma non fanno venire voglia di maglia. Ma il vero autunno è alle porte e io mi vedo già mentre, indossando una mantella e portando la mia clutch bag*, cammino sulle strade colorate da foglie rosse e gialle.
E, visto che vorrei tanto che questo tipo di borsa venisse usato molto di più da tutte le donne, ho deciso di mettermi al servizio di questa causa e di avviare una produzione on demand (on demand significa che, nei limiti del possibile, produrrò clutch bags in maglia nei colori che vorrete). Presto, quindi, ci sarà il mio shop su etsy :) 

*Non amo le borse grandi in maglia. Ma la forma stretta e allungata accompagnata dal look giusto rende elegante anche l' uncinetto.
p.s. La borsa è davvero appena nata. Mancano i dettagli, come i bottoni gioiello a chiusura.
p.p.s. A breve una lezione su come portare le clutch bags di giorno, senza paura. (mamme! per i pannolini, i biberon, le salviette ci sono le grandi borse da appendere al passeggino. A voi basta una clutch bag dove riporre portafogli, matita per gli occhi, lucida labbra e mascara)

mercoledì 28 settembre 2011

Le scarpe rosse

Non pensate alle stagioni e lasciatevi trascinare dall aria primaverile di questi giorni.
Godetevela e indossate un paio di scarpe rosse (il rosso potrebbe essere portato - quasi - con qualsiasi cosa. Non con un paio di pantaloni neri, per esempio).
A me piace portare le mie con il blu, il verde (che poi io ho sempre qualcosa di verde indosso), il rosa (specialmente a righe, come si vede nella foto - mi fa impazzire il mix di bianco/rosa/rosso).
Ho speso poco per questi sandali. E va benissimo così.
Io ragiono in questo modo: se devo comprare un modello eterno, come un paio di Mary Jane' s di quelle-che-intendo-io, lo considero un investimento e mi lascio andare (per quel che posso, ovviamente).
Se mi lascio trascinare da una voglia del momento, allora sono ancora piu felice se lo faccio spedendo poco.
È vero, dobbiamo aspettarci che questo caldo non ci grazi ancora per molto.
E allora quel paio di sandali rossi ci serviranno per sognare ancora piu forte la primavera.

lunedì 26 settembre 2011

Nuove avventure

L' avventura "Piccolini - Barilla" continua.
Questa esperienza è un mix di gioco, inventiva e, soprattutto, opportunità per me e Francesco di divertirci scoprendo, sperimentando e creando.
Oggi ci trovate qui . Stiamo imparando l' alfabeto.
Ci piacerebbe sapere se vi piacciamo in veste creativa e non solo come narratori delle nostre storie di campagna, di moda e di fiori.

Paola e Francesco

mercoledì 21 settembre 2011

Colori che cambiano

Autunno. I primi gialli. Mischiati al verde che diventa più spento.
Le mele e l' uva sono le protagoniste. Ma anche la vernice, con i grigi, i blu, il nero.

  


Ehi, non dimenticate di tenere a portata di pioggia un paio di lucide decolleté :)