martedì 29 maggio 2012

Paola e le Stylish Classes, I Classici. Numero 4, La t-shirt bianca

Abbinare un t-shirt bianca non è affatto difficile, certo. Ma siete sicure di indossarla in modo originale? O di non abusarne? E' il passe-par-tout per eccellenza, ma ci sono delle "porte" che non può aprire: anche il bianco è un colore ed è meno neutro di altri. 
Quando si vuole abbinare ad un colore carico come il rosso, il fucsia, il viola, per esempio, va smorzato con un capo che faccia "da ponte", di un tono più basso e delicato.
Può essere à nuance (rosso - corallo o fucsia - rosa cipria, per esempio) oppure no, come in questo outfit:
A white tee-shirt mixed up with pink shades and a touch of yellow


La t-shirt bianca ha la stessa funzione anche nel caso in cui si voglia indossare un capo con una fantasia particolare, come possono essere un paio di pantaloni o una gonna floreale (su base bianca o contenente del bianco). 
Essendo un look fresco e prevalentemente estivo (nel caso di pantaloni o gonna con fantasia floreale in un tessuto pesante, non abbinerei la t-shirt, ma una maglia più consistente), sceglierei accessori in toni chiari (non neri, per esempio - ci sarebbe troppo contrasto).
A white tee-shirt with floral pencil skirt or trousers


Il bianco diventa un vero colore neutro quando deve fare da tramite tra due colori metallici (oro e argento, per esempio), come in questo caso:
A white tee-shirt with a silver jacket and gold accessories (metals must be mixed up!)


Aggiungere un altro beige avrebbe voluto spingere il look su una colorazione contenente troppo giallo.

Fino ad ora abbiamo parlato di colore. Se è per questo, bianca può essere anche una camicia o una maglia di qualsiasi altro genere. La t-shirt, però, ha una funzione particolare: nel caso di un pantalone blu - basico ma aggiornato (a vita molto alta, per esempio) - abbinato ad una giacca, la t-shirt bianca rende il look più giovane e più informale. E permette (e qui rientriamo nel discorso del colore) di giocare ancora più liberamente con i toni degli accessori, a questo punto liberi di essere colorati, vivaci, metallici.
A white tee-shirt and very basic trousers and jacket


Non solo, anche nell' abbinamento basico per eccellenza - jeans & maglietta - la t-shirt bianca permette di aggiungere dettagli a contrasto, come può essere un filo di perle o un gioiello importante e appariscente, senza "invecchiare" il look.
A white tee-shirt and a pair of jeans (with details)


La t-shirt bianca - se abbinata bene - può essere indossata anche di sera.
Inserendola in un look sui toni del beige e dell' oro, per portarla sotto ad una felpa dorata, un paio di pumps e orecchini a cerchio in oro bianco:
A white tee-shirt, a sequined fleece and a pair of basic beige trousers


O abbinata all' intramontabile smoking:
A white tee-shirt and a tuxedo



(Chissà che questo non sia uno dei classici di cui parlerò).
A presto, quindi, con altri classici (sempre e solo secondo il mio punto di vista)

mercoledì 23 maggio 2012

La voce del cavallo (un esempio di downshifting - dalla moda alla natura)

C' era una volta una giovanissima ragazza che approdò alla reception di uno showroom in cui lavoravo. Era stata qualche mese in Irlanda ad imparare l' inglese, ma quando le chiedevo di telefonare in Scozia (dove si trovava la sede del marchio), mi supplicava di non farlo. Fino ad un bel giorno in cui, tra un pianto e l' altro, lo aveva fatto.
Diciamo che, grazie alla mia poca diplomazia e al mio modo di fare molto diretto, aveva avuto poca scelta. In questa e in molte altre situazioni a seguire.
In ogni caso la ragazza, con il passare del tempo, tirò fuori la bravura e la rapidità necessarie per lavorare in un ambiente competitivo, nervoso e veloce come quello di uno showroom e si dimostrò all' altezza degli incarichi che le vennero assegnati in seguito.
Fino ad un altro bel giorno in cui comunicò a tutti di essere stanca di quella vita e di voler andare in Canada a seguire un progetto che l' avrebbe portata a lavorare in varie fattorie, su e giù per il paese.
Non mi ricordo quanto tempo rimase in Canada. So solo che quando tornò, sempre più convinta che quella fosse la sua strada, cercò un posto in cui potesse stare a contatto con la natura e, soprattutto, con i cavalli.

Beh, è ancora su quella strada. E di tutto questo ne ha fatto una vera e propria scelta di vita e di lavoro.

Questa sarebbe solo una storia a sé, se non fosse che chiunque può e potrà godere di queste cose, visto quest' estate Valentina ha organizzato una serie di campi estivi per bambini - tra cavalli, mare e natura.
Purtroppo siamo lontane e - diciamoci la verità - penso che Francesco di cavalli e natura ne abbia già abbastanza. Ma se così non fosse e abitassi ancora in città, lo manderei subito.

Questi sono i link del maneggio e delle offerte in corso (mi ha detto quella bellissima amazzone che è la Valentina che un' offerta scade oggi ma potrà comunque accordare uno sconto se si crea un piccolo gruppo di 4/5 bambini):

http://aziende.virgilio.it/la-voce-del-cavallo-asd
http://www.lidinordravenna.it/equitazione-maneggio/
http://www.ravennaintorno.it/Natura-Sport-Wellness/A-Cavallo/La-Voce-del-Cavallo
http://www.turismoequestre.com/iscritti/la-voce-del-cavallo-asd.php

Io sono comunque a disposizione per fare da tramite - per la natura (e per le mie amiche) faccio questo e ben altro.

martedì 22 maggio 2012

Paola e le Stylish Classes, I Classici. Numero 3, la giacca militare

Non avete mai acquistato una giacca militare perché vi sembrava troppo estrema e portabile solo con pantaloni e stivali da guerrigliera?
Ma no! E' un capo che può essere tranquillamente sdrammatizzato, anche perché ormai le versioni che si trovano nei negozi sono più femminili nella forma e quindi portabili tutti i giorni.
Ecco come mi piace portarla:
Di giorno:

Con il verde in toni più chiari (come il verde menta) mischiato al rosa: 
 
military jacket + bon ton dress, cardigan and accessories

Con il rosa (bello quello salmone abbinato al verde militare), con un tocco - anche in questo caso - di menta:


Con un vestito di chiffon in un beige caldo, scuro (il sabbia renderebbe la giacca più fredda, maschile - anzi, quasi da missione Indiana Jones) con accessori neri. 
O con un vestito giallo e accessori bianchi. Delicatissimo: 

Military jacket and a chiffon dress

Military jacket and a yellow dress (with white accessories)


Con la gonna a tubino blu, uno dei più pezzi più basici. Perché la giacca militare si può mettere anche per andare in ufficio, di giorno. In modo più formale abbinando accessori in colori neutri, meno formale giocando con i colori anche negli accessori. 

military jacket, blue pencil skirt


Con pantaloni blu e scarpe colorate - meglio gialle ;

Military jacket, yellow sneakers (but not only) and blue trousers


E infine, la sera: io la porterei con un abito nero, corto e degli accessori volutamente non basici: 

Military jacket by night


Come avrete notato, i vestiti predominano. Questo perché ho cercato di mostrare come una giacca militare può essere sdrammatizzata e resa più raffinata abbinandola a capi delicati. 
Ovviamente, come mostrano anche due esempi, è più facile portarla con un paio di pantaloni o ad una gonna basici. La cosa importante, in ogni caso, è stare attente a non accostarla a capi troppo maschili o ad altre tinte/fantasie militari. 
Non state andando in guerra, state solo cercando di essere ancora più belle. 

A presto, con altri basici (sempre e secondo il mio punto di vista).

venerdì 18 maggio 2012

Scene da una vita in campagna (con i tacchi)

Sta arrivando la bassa pressione. Anzi, per quanto mi riguarda è già qui.
Vorrei fottermene di tutto e starmene sdraiata con Francesco tra lappi, margherite, scabiose e alchemille.
Ogni tanto ci riesco. Mi godo il mio bambino, asssaporo lui, i suoi libri, il suo profumo, i suoi pantaloni strappati - ma lo ammetto: nella testa un piccolo angolino è sempre riservato alle preoccupazioni.
[brutti pensieri, andate via!]






martedì 15 maggio 2012

Paola e le Stylish Classes, I classici. [la gonna a tubino]

La filosofia di questa parte delle Stylish Classes - I Classici - è quella di riproporre in modo diverso capi intramontabili che spesso non si indossano o non si acquistano per paura di essere banali (o troppo classiche, appunto).
E' il turno della gonna a tubino, quella presente nell' armadio di tutte le mamme, solitamente in nero o blu. 
Questo capo, a differenza di quanto si pensi, è il tipo di gonna che sta bene praticamente a tutte. Slancia e assottiglia (sì, anche i fianchi più pronunciati - in questo caso, però, è bene che si scelga una gonna semplicissima, senza volants in vita o altre variazioni).

Come sapete, io sono una fan del total black. Quindi a mio parere una gonna a tubino nera va portata così. Gli accessori più adatti per il giorno sono color cuoio o cognac (l' idea in più è la borsa pitonata, non grande). Il tocco di luminosità viene dato dagli orecchini, che con questo look hanno lo scopo di illuminare il tutto.

Blue and black pencil skirts

Anche con il blu propongo il tono su tono (ma di abbinamenti ce ne sarebbero tantissimi), affiancato da accessori luminosissimi. In questo look il rosso vivace delle scarpe è solo leggermente smorzato dal rosa cipria della borsa e richiamato dai grandi orecchini colorati.

Il beige e il sabbia: top bianco, scarpe in tono o gialle e, anche in questo caso, una clutch pitonata - ma chiara. Per evitare che tutto sia troppo giallo, metterei un semplice paio di orecchini di brillanti (falsi, ovviamente).

Beige pencil skirt

Il rosso è un colore deciso, che va in qualche modo smorzato, per non sembrare troppo appariscenti. Io lo metterei con un top grigio piombo, scarpe bianche o sandali con fili metallici (quindi luminosi, ma non troppo). 
In questo look appare una delle mie borse - ha un delicato disegno leopardato nero su bianco (tanto da sembrare una stampa floreale) e dettagli dorati. 
Gli accessori sono colorati ma delicati, come il rosa chiaro.

red pencil skirt

La stampa floreale: troppi colori sono difficili da abbinare. Per questo bastano una t-shirt bianca, accessori cognac e una giacca chiara da portare aperta con le maniche arrotolate. Alle orecchie un paio di semplici e puliti orecchini colorati, in un tono ripreso dalla gonna.

flower print pencil skirt

L' ultimo look è valido sia per il giorno che per la sera.
Una gonna a tubino color corallo chiarissimo con un top di un tono più scuro e orecchini in tinta. 
Il resto degli accessori decide in quale occasione portare questo abbinamento: vernice nera per la sera, in colori pastello per il giorno - o anche bianco o rosso. 
La pochette - mai abbinata alle scarpe - segue i toni della gonna, sia per il giorno che per la sera.

light coral red pencil skirt - day and night

light coral red pencil skirt - day and night by paolamaria7 featuring a knee length pencil skirt


E ricordatevi, una gonna a tubino è per sempre :)
A presto, con altri classici (sempre e solo secondo il mio punto di vista). 

lunedì 14 maggio 2012

Sogni di gloria

Un paio di settimane fa ho accompagnato Francesco ad una partita di calcio che la sua squadra faceva in trasferta. Tutti cuccioli di 5, 6, 7 anni con le maglie che facevano da vestito. Francesco era ancora in porta. 
Prima che entrasse in campo, gli ho detto di farsi fare goal più volte possibili; lui sa già tutto il discorso, non ho avuto motivo di specificare altro.
Una mamma si è voltata verso di me e mi ha detto: "Ma come? Noi dobbiamo vincere!"
"Signora, sinceramente non ambisco né a questa, né ad altre vittorie su un campo di calcio. Mi fa piacere se giocano bene, ma l' importante è che si divertano, no?" (la fiera dell' ovvietà).
Durante la partita questa signora si è sgolata, agitata, affannata perché la palla venisse passata a suo figlio e perché lui o altri segnassero. Credo che sia finita in pareggio. Dico "pareggio" per sentito dire, visto che non sono stata lì di certo a contare il numero dei goal (attività - quella del conteggio dei goal - severamente vietata dal Mister che, per fortuna, non ambisce a nulla, se non che i suoi ragazzi siano sereni e felici).
Quando i bambini erano negli spogliatoi io e questa mamma ci siamo ritrovate vicine. Mi ha detto che lei porta suo figlio a queste partita nella speranza che qualche procacciatore di talenti scovi suo figlio e lo faccia entrare in una squadra più importante; secondo lei questo sarebbe il primo passo per avviarlo ad una carriera che gli permetterebbe di guadagnare molti soldi. 
Accanto a lei - di fronte alla mia bocca spalancata per lo stupore e i miei occhi che non sapevano se credere che quella fosse una vignetta comica o una persona in carne ed ossa - c' era la figlia maggiore. Mi ha detto che lei avrebbe tanto voluto iscriversi all' università, ma che i suoi genitori non potevano/volevano a meno che lei non si fosse trovata un lavoro (cosa che era più che disposta a fare).
Sono andata via sconvolta e, una volta tornata a casa, ne ho parlato con il Moschettiere. Figuriamoci, lui già non sopporta il calcio - raccontargli questo episodio è stato come sfondare un portone aperto.

Passata una settimana, rivedo la signora - questa volta affiancata dal marito - agli allenamenti.
Il discorso cade su vari argomenti, tra noi e altri genitori presenti. Quando si arriva a parlare della crisi che stiamo attraversando (il più gettonato di sempre), il marito spiega che lui lavora a turni in una grande fabbrica vicino al nostro paese e alla fine dell' anno porta a casa meno di 18.000 euro. Sua moglie non lavora, cura i tre figli. Dice anche che vorrebbe che suo figlio intraprendesse la carriera calcistica perché non vorrebbe che vivesse quello che è costretto a fare lui.
Ora, tralasciando il discorso della cultura familiare, della pochezza di certe aspirazioni, del fatto che un figlio sormontato da queste responsabilità o diventa milionario o si sentirà un fallito tutta la vita...ecco, tralasciando tutto questo, io quella sera sono invece tornata a casa e non mi sono più chiesta: "ma questi due genitori come possono investire soldi negli allenamenti di calcio del figlio e non nella carriera universitaria di una figlia volenterosa e studiosa?". 
Mi sono invece chiesta: "chi sono io per giudicare?". 
Ho visto sempre i miei genitori lavorare e mio padre lo faceva anche da casa quando ha cominciato a stare male. Hanno fatto sacrifici, ma non è la stessa cosa. Ho lavorato durante l' università e ne sono stata più che felice (una delle scelte più azzeccate della mia vita), ma se anche non lo avessi fatto, non mi sarebbero mancati i soldi per comprare i libri o per mangiare. Certo, è stato un grande aiuto e mio padre era morto, non me la sentivo di pesare su mia madre. Ma qualcosa avevamo e lei mi ha chiesto tante volte di smettere di lavorare e dedicarmi esclusivamente allo studio. Alla fine ho mollato quando mi mancavano 6 esami. 6. Pazienza. Ho trovato il lavoro che mi sta dando da mangiare ancora adesso. Stop.

Chi sono io, quindi, per discutere sui sogni di gloria degli altri? Posso decidere di non frequentare queste persone perché non trovo che il mio pensiero sia allineato al loro (su questo argomento, ma probabilmente anche su altri. Probabilmente, ripeto), ma non posso giudicare i loro sogni e mi dispiace averlo fatto.
Proprio io, che sogno sempre.
I sogni non si toccano.

giovedì 10 maggio 2012

Stylish Istanbul [Hide & Sleep]

Sapete che per me promuovere Istanbul è d' obbligo. La sento quasi come una missione.
E ora ho un motivo in più: dopo averla vissuta dalle mura di un appartamento di una delle viuzze di Galata, non posso che consigliare di preferire questa soluzione al classico hotel.

Tutto è nato quando ho trovato il sito di una serie di meravigliosi appartamenti su 4 piani - 4 floors, appunto (http://www.4floorsistanbul.com/) - e ho contattato Murat, il ragazzo che li gestisce. 
Poi lui mi ha aperto un mondo. Anzi, mi ha fatto sedere davanti ad una finestra affacciata su 10 appartamenti di design, abitati e messi a disposizione dai loro proprietari a chi volesse vivere la magia di Istanbul come se ci abitasse davvero.
Quello in cui siamo stati noi è di un fotografo, motociclista, appassionato di musica e penso proprio anche di cucina, vista l' attrezzatura. E si chiama "Cool guy apartment", appunto. Ce ne sono altri 9.








Guardate gli appartamenti sul sito http://www.hideandsleeps.com (quello in cui siamo stati noi è il numero 3).
Per percepirne l' atmosfera - mi dispiace, devo avvertirvi - dovrete andarci di persona :)

p.s. Istanbul e la Turchia in generale non sono cari come l' Italia. Ma sono molto, molto più cool.
p.p.s presto scriverò un post dedicato a Istanbul e alle mamme: visitare questa città con i propri bambini è più che fattibile. Anzi, direi che è meraviglioso.

martedì 8 maggio 2012

Paola e le Stylish Classes, i Classici. 1) Il pantalone blu

Parto dal capo più classico che ci sia, a mio parere: il pantalone blu.
Sì, più classico di quello nero che, secondo me, fa tanto "spezzato dal tailleur" e spesso viene abbinato ai colori più sgargianti, involgarendolo.
Se siete stanche di indossare il vostro pantalone blu sempre allo stesso modo o non lo avete mai acquistato perché non sapevate come portarlo senza essere banali o troppo classiche, ecco un paio di dritte.
Premesso che a me piace il blu + blu - qualsiasi tono - e che si abbina praticamente a qualsiasi colore, così è come lo porterei io (anzi, come lo porto):
Di giorno, con top nero e accessori neri. Oppure con top bianco o crema:

Blue trousers - daily outfit with creme top and black/grey/blue accessories (suede)


Sempre di giorno, con una maglia ampia color crema (meglio se un po' lavorata), accessori cuoio (o cognac o burgundy) e qualche tocco di colore:

Blue trousers - daily outfit with creme sweater and brown leather accessories (and colored clutch)



Con il verde militare. Aggiungendo il tono sofisticato del beige ma anche un paio di orecchini da sera.

Blue trousers - military green and beige/cognac accessories


Con il rosa, il rosso o l' arancio (anche mischiati. Anzi, meglio, tanto c' è il blu che smorza).

Blue trousers - daily outfit with pink, red and orange (summer!)


E infine, per la sera. Non ho saputo resistere. Blu notte + vernice + argento + giallo fluo (e cappottino leggero in un colore neutro):

Blue trousers - evening outfit (black patent accessories, fluo yellow and taupe coat)


Il blu è davvero per tutti, fidatevi.

A presto, con altri classici (sempre e solo secondo il mio punto di vista).

venerdì 4 maggio 2012

Francesco e Istanbul, la loro prima volta.

Era come se si fossero già visti. Ma finalmente si sono abbracciati.
Francesco (che non vuole mai farsi fotografare) e Istanbul (o meglio, solo un piccolo piccolissimo scorcio):







Presto pubblicherò le foto dell' appartamento in cui siamo stati. Perché io credo fermamente che questa città debba essere vista da chiunque e che il modo migliore per farlo sia assaporarla dalle finestre di una vecchia casa.
 
p.s. questo viaggio è stato il mio primo grande regalo a mia madre. Il fatto che ci fosse anche Francesco, sono sicura, lo ha reso ancora più speciale e indimenticabile.