Io ho.
Mai come in questo anno mi sono sentita infinitamente felice di non avere piú vicino alcune persone. A prescindere dal male che possono avermi fatto, sono contenta di aver capito certi passaggi, di avere imparato ad andare oltre le semplici apparenze.
Forse, se qualche anno (o mese fa) fossi stata la Paola che sono ora non avrei risparmiato delle parole seduta in quel bar con di fronte una ragazzina che mi stava mancando di rispetto. E magari non avrei nemmeno risposto a quell'email gentile ed educata in cui qualcuno sputava sentenze su qualcosa di infondato. Ed è ancora piú probabile che non avrei mai e poi mai appagato la curiosità di qualche povero pirla parlando di quello che mi stava succedendo dentro.
Vabbè, ormai è fatta. Ormai io sono io. E questo anno in cui ho preso il coraggio di mantenere le distanze non tanto dalle persone (adesso scelgo chi mi sta vicino) ma dai pensieri, è andato.
Mi luccica un dito ma anche il cuore, ho un bambino che suona il pianoforte, l'oceano nell'anima e nei progetti futuri.